Il comico, la soubrette e il corpo di ballo.
Riorganizzazione degli spazi con il giusto distanziamento, kit monouso, gel disinfettanti e un termoscanner all’ingresso che rileva automaticamente la temperatura e la presenza della mascherina.
Le clienti possono finalmente tornare a farsi belle nel salone, restano per il momento sospesi i baci e gli abbracci ma continuano ad essere coccolate come sempre con affetto sincero.
Il fatto è che a noi piace comprare nella bottega di quartiere e conoscere il vicino di casa e quando si tratta di comunicare, che poi è il nostro mestiere, utilizziamo un metodo induttivo, cioè lo facciamo cercando di propagare il messaggio, come un sasso nell’acqua, da dentro a fuori.
Passione, determinazione, visione sociale ed etica imprenditoriale: questo è ciò che unisce le persone Piramis, nella realizzazione del fenomeno imprenditoriale che è Piramis tanto quanto nel sostenere nuovi progetti di “Economia Sociale Consapevole”.
Sanificazione del locale dopo ogni trattamento effettuato sul cliente, distanziamento tra una postazione e l’altra, mascherine sia per i clienti che per l’intero staff, utilizzo di grembiuli e asciugamani monouso, presenza di dispenser con soluzioni igienizzanti.
La distribuzione è motivo di orgoglio per i giovani imprenditori silani che, in soli cinque anni, vedono Le Montanine presenti ormai in tutta la Calabria, dalla costa ionica a quella tirrenica, da nord a sud. La grande distribuzione è uno dei canali diretti in cui poter acquistare le patatine a Km 0, ma molto diffusa è anche la presenza all’interno di bar e attività similari in tutte le province calabresi.
La Comunità di Koinonia è un progetto voluto da Padre Kizito e consiste in una comunità locale che vive e lavora in questi terreni che decenni fa lo stesso Padre comprò per sviluppare concretamente una comunità agricola autosufficiente ed aiutare la popolazione di quell’area a venir fuori dalla fame.
A sostenere l’azione di Padre Kizito c’è Amani, guidata in Zambia da Giacono D’Amelio. In questo contesto negli anni hanno dato vita ad una struttura che dà accoglienza ai bambini di strada che purtroppo in Zambia come in Africa è uno dei tanti e grossi problemi.
Mi è appena passato davanti un gatto nero. Somiglia tanto a quello che si aggirava in campagna dalla nonna, te lo ricordi anche tu? Era la festa del primo maggio e potevamo avere una decina d’anni. Noi bambine giocavamo con la micetta mentre “i maschi” prendevano rane nello stagno e le infilavano nelle bottiglie di plastica e senza etichetta di Coca-Cola da due litri.
Entrare nel laboratorio di Stefano, in arte Steven, è come entrare nel mondo di Alice nel paese delle meraviglie che si libera dai vincoli temporali, per esprimersi come vuole la fantasia.
L’attività del Museo è incentrata nell’accoglienza del turista italiano e straniero e si propone come una tappa speciale per guidarlo alla scoperta del territorio e delle caratteristiche culturali, artistiche ed enogastronomiche della Costa Jonica e della Calabria.
Il nome deriva da una tecnica surrealista che si chiama cadavre exquisi (cadavere squisito), basata sulla casualità e sulla coralità, che prevede la collaborazione di più artisti: uno di essi comincia l’operazione tracciando un disegno, una figura, che deve essere ignorata dagli altri, poi il foglio deve essere passato a tutti i partecipanti, uno per uno, i quali a loro volta faranno una figura, e così via.