I cambiamenti di pelle sono sempre delicati: Madonna e Basquiat

Madonna lascia Basquiat dopo pochi mesi: la leggenda dice che lui si sia ripreso i quadri che le aveva regalato e li abbia ridipinti interamente di nero.

New York, primi anni 80. Con un pennarello nero, Madonna scrive il suo nome sui muri delle strade; sta già progettando di diventare la più grande artista del secolo e, leggendo il suo nome in grande sulle pareti della città, la gente si sarebbe abituata a sentirlo.

Nella stessa città, Jean Michel-Basquiat, un ragazzo nero che frequenta i club dove la star si sta facendo strada, scrive le sue storie maledette sui muri della metropoli con bomboletta spray e pennarello indelebile; dall’età di 17 anni, aveva già pensato che sarebbe diventato una star, al contrario, non ha previsto di invecchiare.

Madonna lascia Basquiat dopo pochi mesi: la leggenda dice che lui si sia ripreso i quadri che le aveva regalato e li abbia ridipinti interamente di nero.

Madonna e Basquiat
Foto di Laura Azzali – Dicembre 2016 – Milano

Imbrattando vestiti firmati che indossa girando per la città in limousine in affitto, Jean Michel muore a 27 anni (come Kurt Cobain e Amy Winehouse) dopo una vita caratterizzata dall’assoluta mancanza di senso del limite, segnando l’arte contemporanea ed entrando a far parte del mito per una folta schiera di giovani seguaci che lo venerano al pari di una rockstar.

Madonna sopravvive alla loro tormentata e breve relazione e finanzia la sua retrospettiva a New York nel 1992. Basquiat è morto di eroina da quattro anni.

“Cosa faresti se ti rimanessero solo 24 ore di vita?”

Madonna e Basquiat
Foto di Laura Azzali – Dicembre 2016 – Milano

12/12/2016 19:17 – Piergiorgio Greco – “Già, potresti usarlo come titolo dell’articolo. 12/12/2016 19:19 – Laura Azzali: “Di un altro però.. Basquiat è morto di eroina a 27 anni”. 12/12/2016 19:21 – Piergiorgio Greco: “Beh, anche quello ė un cambiamento di pelle..”

(Stay pretty, die young)

Testo e Foto di Laura Azzali
www.facebook.com/laura.azzali.7

Direzione Editoriale Piergiorgio Greco
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Questo articolo fa parte della serie dedicata alla scrittrice Laura Azzali ospite sin dall’inizio del progetto (LiQuida Performance).

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