Alto Jonio Dance – Cavalli Danzanti_2

Mi sentivo un po’ offuscata. Dovevo sedermi. Un’ebbrezza mai provata. Mi sono voltata verso i miei compagni di passeggiata, erano come addormentati, muovevano il volto a ritmo di aulos, formando con il capo un infinito.

Mentre si passeggiava per i luoghi ameni della piana di Sibari tra strade, templi, epigrafi e tori cozzanti, osservavo le persone che stavano vivendo ciò che per me era normalità e per loro straordinarietà (vedi Alto Jonio Dance – Cavalli Danzanti_1).

Non potevo capire come loro, artisti di livello internazionale, potessero stupirsi di fronte alle rovine della sibaritide. Allora i miei viaggi mentali iniziavano a diventare sempre più intensi e pensavo a come fosse affascinante quello spicchio d’universo in cui ci trovavamo. E osservavo. Ma poi che carini che sono, Renata Bestetti e Aldo Masella, coppia nell’arte e nella vita.

TUMP!!! Oh Dio! Qualunque Dio voi veneriate, non sono razzista… forse avrei evitato una caduta se la mia testa non fosse stata tra le nuvole. “Ma cos’è questo? Un aulos?”. Provai a suonarlo, ma le mie gote sembravano scoppiare.
“Ohhh ma che cavolo, la gonna mi si è impigliata tra i rovi”, cercavo di tirarla con la mia delicatezza d’elefante, ma nulla. Vado per girarmi e lì non c’era un rovo che tirava la mia gonna… era un animaletto strano, peloso, a tratti repellente, ma anche un po’ seducente che con voce stridula mi dice: ” χαιρε, sono Marsia!”.

Ti senti trafitto quando i suoi sguardi penetrano nel tuo corpo. Ha teso la mano e ha preso l’aulos, iniziando a suonare riusciva a produrre un ritmo ipnotico, che deliziava l’udito. “Questo esserino è una meraviglia del creato” dicevo agli altri.

Quel suono stava avendo un qualche effetto su di me. Mi sentivo un po’ offuscata. Dovevo sedermi. Un’ebbrezza mai provata. Mi sono voltata verso i miei compagni di passeggiata, erano come addormentati, muovevano il volto a ritmo di aulos, formando con il capo un infinito. Visioni evanescenti come sogni di un folle. Erano nudi . “Cosa sta succedendo? Non capisco”.

Li vedevo fluttuare nell’aria, uno per volta, il loro corpo diventava color madreperla; i loro piedi trasfiguravano in zampe adornate da zoccoli dorati, le loro gambe si stavano ingrandendo a dismisura. La loro bocca si faceva sempre più sporgente. I loro capelli si trasformavano in straordinarie criniere vellutate. La metamorfosi.

Foto Antonella Cordaro
Testo di Giacinta Oliva
Modelli: Antonio Pio Fini, Ashley Rose Harvey, Rocco Adduci

Serie composta da 4 articoli estratti dal Servizio editoriale pubblicato su LiQMag n. 01 “Il terzo luogo” uscito ad agosto-settembre 2011. Continuiamo la pubblicazione sul Sito/Blog di alcuni Servizi usciti nelle precedenti edizioni della Rivista LiQuida – LiQMag in edizione limitata su carta per dare visibilità ai nostri Creativi e alle nostre Imprese in questo particolare periodo di emergenza sanitaria ed economica. Man mano potrete leggere anche nuovi Servizi in attesa di stampare il prossimo numero.

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