Un tempo tra parentesi

Un tempo sospeso, ecco cos’è l’estate. Quest’anno più che mai. L’evasione dal mondo, in una dimensione parallela ed illusoria, fatta di risate, pranzi frugali e bibite ghiacciate. Effimera e sfuggente, calda e insopportabile.

Una parentesi prima di rituffarsi in tutto ciò che è stato rimandato a settembre. “Ne parliamo a settembre”, “Vediamo a settembre”, “Aspettiamo settembre”.

Che poi settembre non sarà neanche il tempo giusto perché è il mese della ripartenza, bisogna riprendere il filo e capire dove eravamo rimasti. 

Ritornare ad agosto? Forse luglio! Ricordarci cosa abbiamo fatto a giugno, anzi no, meglio maggio. Ma maggio quello appena passato? No, non è il caso, è stato un vero disastro. Per non parlare di aprile. 

Allora in questo agosto che si presenta bollente, si cerca ristoro o forse conforto e magari comprensione. Quella che non c’è stata nei mesi passati, quella che ha messo da parte le persone e ha sbeffeggiato le piccole imprese.

Saremo in ammollo nell’acqua – a volte torbida a volte limpida – della spiaggetta più vicina a casa per trovare soluzioni da mettere in atto appena la giostra riaccenderà le sue luci. Perché seppur le luci saranno fioche, la musica sommessa ed avremo solo un lontano ricordo delle urla divertite dei bambini, comunque lei ricomincerà a girare.

Questa volta non saremo impreparati, non siamo mica gente che subisce! 

Come le api, lavoratrici instancabili e provvidenziali, abbiamo vissuto anche noi una primavera più laboriosa del solito, cercando soluzioni, ingurgitando brutture che abbiamo trasformato in forza, quella che ci ha permesso di non mollare. Ho scoperto che le api sono un importante indicatore perché ci fanno capire il grado di salute dell’ambiente, ed è così anche per le piccole e medie realtà imprenditoriali del nostro territorio: se ci sono, se stanno bene, se lavorano, allora vuol dire che il nostro Paese gode di ottima salute. Se l’equilibrio della natura viene spezzato allora l’ape muore e, allo stesso modo, l’impresa chiude. 

Tenete sempre bene a mente una cosa: noi, oltre ad essere quelli con la testa dura, che stringiamo i denti e facciamo le cose, siamo liquidi, come le aziende che ci seguono, che sosteniamo e che ci sostengono. Siamo un po’ matti, è vero, ma siamo anche versatili e sempre pronti ad adattarci ad ogni nuovo contenitore, ad ogni nuova situazione. 

Sarà un tempo di vacanza diverso quello di quest’anno, con meno chiacchiere e meno baldoria. Un periodo di forte concentrazione e preparazione, in cui saremo proiettati fortemente verso quello che sarà. Saranno pur sempre vacanze, magari rivolgeremo la nostra attenzione più verso la scoperta dell’autentico invece che del nuovo e chissà che sarà la volta buona per ritrovarci. 

Scrittura e immagini di Fabiola Cosenza
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Editor Piergiorgio Greco
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