La scienza mRNA incontra l’intelligenza artificiale

Oggi si parla poco di mRNA e molto di intelligenza artificiale. I media annunciano il futuro come se fosse già presente e le regole non esistono.

Cara scienza mRNA durante la pandemia ci hai letteralmente perseguitati.

Per dirla con le parole di Moderna sei stata in grado di dire alle cellule umane come comportarsi perciò tanto di cappello. 

Eri su tutti i media, ogni santo giorno e noi chiusi in casa ad aspettare il vaccino a mRNA e non abbiamo parlato d’altro per oltre due anni. 

Adesso basta, c’è bisogno di voltare pagina ma prima andiamo indietro di qualche anno per vedere cosa faceva intanto IBM.

Da un po’ di tempo, l’azienda di informatica più antica al mondo, si sta occupando di una nuova scienza chiamata informatica quantistica in grado di risolvere problemi complessi cioé quelli che i nostri PC, Tablet e Smartphone non sono in grado di risolvere, per dirla a modo loro.

Viene da chiedersi quali siano questi problemi irrisolvibili?!

Di recente Moderna e IBM annunciano un’alleanza strategica per potenziare la scienza mRNA.

Al centro dell’alleanza c’è l’intelligenza artificiale MoLFormer-XL di IBM in grado di prevedere le proprietà fisiche delle molecole grazie ad un addestramento che ha lo scopo di addomesticarle e generarne di nuove con le caratteristiche desiderate. 

Un annuncio che sembra la presentazione del nuovo film di Tom Cruise.

Alle due big companies americane piacciono gli annunci a effetto con ritorni pubblicitari certi, come quello proclamato di recente da Moderna, in cui si racconta che molto presto sarà sconfitto il cancro grazie alla scienza mRNA.

Annunci di speranza che i media diffondono volentieri perché catturano molti utenti e aiutano a pubblicizzare e vendere le missioni filantropiche ed i prodotti di big companies che sono anche big spender di pubblicità. 

A noi semplici utenti resta l’amara constatazione che ancora oggi di cancro si muore e che i farmaci chemioterapici costano cifre esorbitanti, per dare giusto un paio di notizie dissonanti. 

Peccato che la gente preferisca fare finta che la realtà sia quella raccontata nelle pubblicità di natale, nei film d’amore o nelle immagini di Instagram.

Forse perché c’è bisogno di credere in una società ideale piuttosto che guardare in faccia la realtà?!

Chi si permette di osservare qualche dissonanza – magari perché ha un problema di salute che non riesce a risolvere – viene dimenticato nelle periferie della buona società, con altri disadattati.

Senza un onesto contraddittorio, questi annunci inondano il nostro vivere, in un mix di realtà, finzione, satira e canzone.

In questo mercato delle parole è obbligatorio restare connessi e parlare degli argomenti di cui parlano tutti, sui social media prima che nei bar.

Nel bene o nel male purché se ne parli.

Come piccoli ingranaggi del sistema siamo bramosi di essere utili, nonostante qualche sporadico imbarazzo.

Cosí aiutiamo a pubblicizzare, magari a rendere virale, l’ultima trovata o meta scoperta.

Proprio come faccio io in questo articolo.

Grazie all’intelligenza artificiale di NightCafe per l’immagine, poi rielaborata digitalmente, sviluppata tramite la chiave di ricerca computer preistorico.

Testo e Immagine Piergiorgio Greco
piergiorgio@rivistaliquida.it

Questo articolo fa parte della serie dedicata all’intelligenza artificiale. Leggi anche ChatGPT e lo sforzo di restare umani.

Ultima revisione: 23/05/2023 ore 16:50

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