Abbiamo iniziato a fare i conti con le illusioni, con quello che la nostra fantasia e il nostro sentimento riescono a procurarci quando un vuoto persistente si fa spazio tra momenti di gioia fittizia. Perché la gioia può certamente essere fittizia, immaginaria, sterile…
La crisi che caratterizza il nostro tempo è certamente di tipo esistenziale: sentiamo continuamente il bisogno di riorganizzare i nostri spazi mentali, di anticiparne i problemi, di essere pronti, decisi nelle azioni, non possiamo permetterci l’errore di astenerci dalla velocità in cui ci muoviamo per inesauribile osmosi.